Tutti i miraggi delle acque per coro misto |
Instruments: | coro misto | |
Composition year: | 1987 | |
(c): | Ricordi 1987 | |
Catalogue number: | 134357 | |
Manuscripts and printed documents kept at the Paul Sacher Foundation in Basel> | ||
Manuscripts kept at the Archivio Storico Ricordi in Milan | ||
First performance: | 01.04.1988, Roma, Auditorium della RAI al Foro Italico - Coro da Camera della RAI, Giuseppe Agostini direttore | |
Duration: | 9' | |
Presso grandi distese, o allo stillare silenzioso, molte riflessioni scaturivano dalle acque.
Omero.
Talete, Eraclito.
Anassimene: «Il mare sfavilla solcato dai remi».
Orfeo, le acque primigenie.
E i pittori, e i poeti dell'oriente? L'antico stagno di Bashó, di cui la quiete fanciullo mille volte ho infranto col semplice girar di pagina?
Pure, nessuno parla dell'acqua come chi ha vissuto nella siccità. Con quale abbondanza ne sgorga dai libri antichi, e per loro dolcezza anche potabili - o per ottenerle più pure, con la preghiera di mescolarvi soffi più vitali. Ecco un rivo d'argento liquefatto attraversa la storia - in un istante i portici avvolti in un mare di fiamma: IGNIS EX AQUIS. Bruciò per un fiume, forse troppo umanamente prezioso il Tempio dei Templi.
Fu tuttavia dopo letture di anni e alcune osservazioni sui miraggi, che i fiumi dell'antichità si palesarono potenziale serbatoio di musica. Mi approssimavano ulteriormente gl'inni di Callimaco. A complemento rilessi apposta Apollonio. Provai a raggruppare anche solo i fiumi e le sorgenti dell'Arcadia, non per evocarla, e insieme per non dimenticarla.
Quando poi ben altri miraggi mi furono manifesti, compresi la necessità di un percorso rispetto a un semplice elenco, per quanto fascinoso e carico di mito.
L
Mnemosine
Laurio
Cristallo, Termodonte
Halys
Fasi amaranzio
Callicoro
Ladone
Crisocoa, Inopo
Amimone
Cefiso
Erimanto
Acheloo
Fisadia
Esepo
Fillide
Melanto
Anauro.
Da una polla d'oblio null'altro emerge del suo stesso nome che l'iniziale, consonante liquida. Mnemosine (o Memoria) sei la fonte prima, e Pure sei Madre delle Muse. Guardiana ai confini del pensiero, lascia ora affiorare dall'oblio altri nomi.
Così il Laurio che scorre lontano, dove geografia e favola si velano a vicenda. E idealmente ritornando in Grecia, trascina con sé il ricordo dei fiumi d'oriente.
Cristallo è antico nome del Termodonte. Callicoro vuol dire "dai bei cori".
Se consideriamo le antiche raffigurazioni del mondo, lo scopriamo racchiuso fra le acque, da esse irrorato come un organo vivo. Da tale prospettiva non può stupire che Inopo, sotterraneamente collegato al Nilo, venisse chiamato "l'egizio".
Del Nilo si cita qui un nome di origine locale, Crisocoa. Cefiso includo, perché ancora tace i misteri eleusini. Erimanto: "il più chiaro dei fiumi". Il violento Acheloo si unì ad una Musa che varia con gli scrittori, e generò le Sirene. Anauro: "dalla ghiaia nera".
Come la prolungata contemplazione delle acque alterna la percezione dell'immobile e del movimento, e si perde a tratti la sensazione del fluido.
Come dinanzi al loro corso fissare un'onda è già seguirla con lo sguardo, senza più scorgere la totalità che l'ha generata.
E la luce che si offre all'acqua e i sensi stessi si fanno oggetto al nostro percepire. Presso le grandi distese. O allo stillare silenzioso.
Molte riflessioni possono scaturire dall'acqua. Traspaiano nuovi dei, e il mito e il nuovo in scambievole vita.
(1987)