Autostrada prima di Babilonia per flauto |
Instruments: | flauto | |
Composition year: | 2014 | |
(c): | Rai Trade 2015 | |
Catalogue number: | RTC - 4755 | |
First performance: | Partecipanti al Concorso Ard Munchen 2015 | |
Duration: | 10' circa | |
Emblema precoce delle megalopoli, sinonimo di confusione: Babilonia, detta anche Babele (quasi a Bagdad) è mito fra i più resistenti e frequentati del nostro immenso immaginario. Fuori degli odierni abitati, cosa ne rimarrà in siti sbriciolati dal tempo, invasi forse di immondizia e dai bossoli di guerre perenni? Rovina mescolata a rovina. E sabbia, sabbia: la storia umana consiste in letture parziali e soggettive, mentre la vita
L'uso consuma le cose, pure il respiro consuma. Certo anche uno sguardo. Ma nella nostra mente i nomi fermentano, e splendono ancor più di quelle porte di smalto, divine, sottratte ai deserti babilonesi e rimontate tristemente al chiuso dei musei d'Europa.
Dunque il titolo di questa musica non è per evadere e sognare, al contrario, è impastato con alcune impurità del quotidiano. Vorrei offrire ogni volta spunti che attirino l'attenzione e ci mettano in discussione con noi stessi. Poche parole congiunte all'ascolto destano il nostro pensiero e la coscienza: così ci scontriamo con le contraddizioni che ogni istante il mondo getta in faccia, quelle che noi ci ostiniamo a ignorare.
Non amo i titoli che suggeriscano intenzioni (esse restano estranee al linguaggio). Casomai preferisco quei brevi contrassegni alle opere, che indichino l'ambito o il loro configurarsi. Eppure una frase azzeccata può accendere e trasmettere un messaggio immediato. Questo il titolo ideale: un cortocircuito. Conoscenza senza coscienza non conduce alla dignità, proprio essa ci affranca nel dolore.
Stiamo ora percorrendo l'autostrada, suoni sfrecciano intorno, l'effetto Doppler fa da protagonista in
Sono le carovaniere di oggi le autostrade (l'ho scritto già altrove) sebbene, a chi si pone in cammino, non si spalanchi più lo spazio esterno, anzi: infinite piccole solitudini, moltiplicate dentro scatole di ferro, una dietro e accanto all'altra. Tale fenomeno è cresciuto smisuratamente in quanto marea dei trasporti e commercio globale coincidono.
File di camion, simili a mascheroni dalle sopracciglia minacciose, sgangherati o sciamanti di lucine a collane, rimorchi traballanti come antichi carri. S'accostano, si acquattano all'ombra: è il meccanismo che dorme, non gli esseri inermi entro la loro cuccia itinerante.
Le marce forzate, il flusso assordante, l'assimilarsi alla macchina, tutto ciò toglie al viaggio ogni senso iniziatico. Solo qualcosa di brusco, l'incidente, paradossalmente risveglia alla vita. Siamo tutti neofiti qui.
Possono capitare, è vero, incontri occasionali, il sesso, svago per molti. E il rischio ovviamente. Qualsiasi sorta d'avventura può capitare nel non luogo dell'imprevedibile: non siamo ancora giunti a Babele, altrimenti detta Babilonia, dalle porte divine.
Salvatore Sciarrino
SALVATORE SCIARRINO Works for Flute (2021) Matteo Cesari Flute Kairos 3CD 0015074KAI
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HOTEL BOLTANSKY (2017) Manuel Zurria flauto ATP CD 2017 026-27
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