Sposalizio Elaborazione per orchestra da Franz Liszt |
Instruments: | picc. 2.1.Corno ingl. 1. cl. Basso. 2. 2. 2.2. tuba timp. Perc. Arpa, archi | |
(c): | Rai Trade 2015 | |
Catalogue number: | RTC-4856 | |
First performance: | 24 ottobre 2015 Orchestra da camera di Padova e del Veneto, direttore Marco Angius, Teatro Pollini Padova | |
Duration: | 5' | |
Il pianoforte mi attende con pazienza, isola silenziosa, fedele sebbene i miei giorni fluiscano non lontano, ma in altre stanze. Sopra il leggìo, appunti sospesi smettono di gridare quando in mezzo a loro si arena qualche volume. E uno spartito aperto, le pagine imbrunite alla luce, da trent'anni abita lì. Periodicamente riemerge dalle carte e non potrebbe trovare posto in biblioteca, poichè non c'è mai stato: Sposalizio dello zio Liszt.
Pezzo anticipatore, fin'ora ha stazionato nel mezzo alla mia vita, discretamente, e mai l'ho perso d'occhio; ne devo la scoperta all'amico Dino Ciani e alla sua maestra, Martha Del Vecchio, nel tempo romano della mia giovinezza.
Sposalizio rifrange per me una serie di coincidenze speculari.
Ciani morì nel 1974. Trasferitomi a Milano, circa un decennio dopo lasciai le metropoli per l'Umbria, come mettendo fra parentesi l'intrico dispersivo delle prime energie. E' nella mia Città di Castello che Raffaello, quasi ancora minorenne, compì lo Sposalizio della Vergine, una delle pitture più famose in assoluto. Alle soglie del XIX secolo il Municipio del paese regalò (incautamente) ad un generale di Bonaparte questo capolavoro, così Liszt potè ammirarlo a Brera. Dovette anzi folgorarlo dato che il musicista ne derivò il capitolo iniziale della parte italiana di Année de Pèlerinage, quaderni che sotto la metafora del viaggio raccolgono spunti colti, letterari e meditazioni.
Personalmente, sono portato ad osservare il mondo ed ho sviluppato una percezione di tipo comparativo e analitico, con cui mi riescono, fra le cose più disparate, connessioni niente affatto scontate. Ecco perchè tenevo a trasfigurare Sposalizio di Liszt.
Il brano si snoda per temi e sezioni a contrasto. Virtù nascosta (dunque preziosa) è l'omogeneità intima degli incisi di cui viene tessuto. Gracili le dimensioni e tentativa la forma che ne consegue; ciò malgrado Sposalizio brilla di invenzioni e sembra volgersi, più che all'età stessa in cui fu scritto (Wagner), alle generazioni successive: Debussy, Scriabin, Mahler: a loro in particolare.
Orchestrare serve qui a proclamare la presenza virtuale degli autori che s'intuiscono attraverso l'originale pianistico. Vorrei spiegare che elaborare per orchestra non comporta semplici travasi di note, bensì ulteriore invenzione. Bisogna anzitutto pensare per immagini dal suono plastico, e poi realizzarle, nel rispetto del testo e parimenti scavalcandolo, per raggiungere la fisionomia alternativa. Sdoppiamento, ambiguità di versanti opposti e concilianti stanno al fondamento del nostro repertorio musicale.
Nell'impostare il lavoro di strumentazione venivo attratto, confesso, da certi problemi d'insieme causati dal mio organico ridotto, quali: un gran crescendo volutamente privo di appoggio armonico, l'edificazione dei tutti fortissimi. Le partiture sinfoniche di Liszt sono scritte per la sua orchestra, con i fiati a 3: caratteristica assai funzionale per i raddoppi degli accordi (per chi non lo sapesse, di norma gli accordi sono fatti di 3 suoni). Ho evitato di mimare l'impianto lisztiano affinché si evidenziasse la vena avanzata dello stile. La mia è una musicologia immaginaria tuttavia rigorosa. Perciò ho preferito impiegare in prevalenza i fiati a coppia, che obbligano ad accordi promiscui. La presenza dell'ottavino aggiunge lumeggiature al corno inglese e al clarinetto basso, che schiudono diafonie e amalgami di gamme dorate e violette.
Ho cercato infine di espandere l'aura orientale, novità in cui Liszt immerge e innova la scena biblica riproposta da Raffaello. I Preraffaelliti di lì a poco fioriranno su un lato favolistico e sentimentale del primo Rinascimento. Invece Liszt pare sintonizzato già sugli incanti esotici che feconderanno il trapasso al secolo seguente. Non mancano nello Sposalizio di Liszt momenti di irruenza ed esaltazione; eppure non una traccia di incensi, di profumi: un'atmosfera trasparente, analoga al quadro.
Tornati al pittore dello Sposalizio, godiamoci lo sfondamento multiplo dello spazio, scrutiamo oltre le porte del tempio, fermiamoci ad ascoltare insieme a Liszt. Che suoni può aver percepito, strani, in quell'ora senza ora?
Salvatore Sciarrino
SALVATORE SCIARRINO, ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA (2019) Orchestra Sinfonica Siciliana, Salvatore Sciarrino, conductor, Livia Rado, voce EMA VINCI CONTEMPORANEA 40095 CD 2019
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SALVATORE SCIARRINO ALTRI VOLTI E NUOVI 2 (2017) Cristina Zavalloni, voce Marco Angius, direttore Orchestra di Padova e del Veneto Decca CD DEC 481 6561, 2017
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