3 Canti senza pietre a 7 voci |
Lyrics: | Michel Serres , Edgar Gunzig e Isabelle Stengers – Testi adattati da Salvatore Sciarrino | |
Instruments: | soprano, mezzosoprano, contralto, controtenore, tenore, baritono,
basso |
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Composition year: | 1999 | |
(c): | Ricordi 1999 | |
Catalogue number: | 138428 | |
Manuscripts and printed documents kept at the Paul Sacher Foundation in Basel> | ||
First performance: | 07.05.2000, Witten, Wittener Tage für Neue Musik - Neue Vocalsolisten Stuttgart | |
Duration: | 18' | |
1. "Mormorando"
2. "Liberamente accompagnando con le pause"
3. "Il silenzio è un muro con fessure"
Non erano pochi i brani da ascoltare.
Joséphine ebbe l'idea di sentirli in viaggio, con calma, fuori dalle ore di lavoro. Una volta salita sul treno, l'ovattata tecnologia portatile l'avrebbe immersa nella musica e isolata dal mondo: walkman.
Schiacciò il pulsante - cosa stava succedendo? Stavolta l'esclusività della cuffia non proteggeva dai rumori circostanti, la cui invadenza a tratti si faceva insopportabile. Posso immaginare che la musica sembrasse attirarli, i rumori.
Anagraficamente non vecchio, come compositore son di già in età da cambiare nome. Non so se ciò che inseguo da sempre sia musica o meno; certamente è un esperienza estrema. Pertanto non avrei interesse a nascondere il travisamento che una ripresa microfonica comporta sulle mie opere.
Quanto a Josephine tuttavia non era un problema dovuto alla registrazione, troppo esigua di volume. Infatti la natura dei miei suoni non è poi così distante da quella dei suoni dell'ambiente. Inoltre l'addensamento e la rarefazione, la casualità apparente delle articolazioni che io immagino, entrano subito in cortocircuito con la casualità della vita reale.
Un insieme di fattori insomma viene a convergere nel mio caratteristico abbassamento dei livelli d'intensità, che però acuisce enormemente la capacità auditiva dell'ascoltatore. Così durante l'esecuzione dei miei lavori, anche le sale meglio schermate si lasciano penetrare dai suoni esterni.
Josephine sorrideva e, riferendosi al walkman, sapeva di affermare la perfetta appartenenza della mia musica alla quiete del silenzio.
I Tre canti senza pietre derivano da un ciclo per voci e strumenti, Cantare con silenzio, in cui ciottoli battuti scandivano alcuni momenti salienti.
Rispetto alla versione originale sono scomparsi anche il flauto solista e il live electronic, in compenso nel gruppo è stata introdotta una settima voce, di controtenore.
L'opera si apre con una sorta d'iniziazione, quello che prima era solo un viatico svela l'implicita ritualità.
Poiché offre spunti alla riflessione, cito qui di seguito una curiosa prescrizione esecutiva: «[Il controtenore] canta con un fazzoletto stretto fra le labbra; non dovrà esagerare nel cercare di farsi comprendere, né assumere un atteggiamento totalmente passivo. L'adattamento della voce (e dell'orecchio dell'ascoltatore) all'impedimento richiede un certo tempo: su questo bisogna contare per ottenere il giusto suono soffocato e il grado di semi-intelligibilità richiesto».
Del secondo Canto dirà la musica.
Riguardo al terzo, bisogna accennare a un artificio rilevante; pur avendo io praticato ogni sorta di "forma a finestre", ci imbattiamo in un fenomeno cinetico elementare e di espressività sorprendente, quasi una scoperta.
Prendiamo una qualsiasi frase parlata e dei segmenti uguali di tempo.
Facciamoli interferire in modo che la frase diventi intermittente e passi innanzi a noi come attraverso una moviola, ma a scatti e ripetutamente. Si crea così una persistenza che si modifica impercettibilmente, finestra dopo finestra, istantanea dopo istantanea.
La direzione di lettura dipende dalla relazione tra l'ampiezza del segmento temporale, la dimensione della frase e la sua velocità di scorrimento.
Perciò la frase può viaggiare nella stessa direzione del tempo (da sinistra a destra) o in direzione inversa al tempo (da destra a sinistra). Nel primo caso la frase, entro i segmenti, si presenterà con la coda, per uscire dal campo con la testa; la frase ci apparirà strana, restando riconoscibile nei suoi elementi, e insieme perdendo i nessi di intelligibilità. Intatta nel secondo caso, la frase entrerà di testa e scomparirà di coda. Chi è riuscito a seguire questa spiegazione, sostituisca al termine "frase parlata" il termine "immagine sonora", e comprenderà forse meglio ciò che intendo. Buon ascolto.
(2000)
PAROLE e TESTI Luigi Nono - Salvatore Sciarrino (2019) Schola Heidelberg, conductor Walter Nußbaum DIVOX X21701 CD 2019
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FUOCO E GHIACCIO – MADRIGALE (2002) Neue Vocalsolisten Stuttgart Stradivarius 2002 CD STR 33629
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Wittener Tage für neue Kammermusik 2000 (2000) Wittener Tage für neue Kammermusik 2000 Dokumentation 2 CD 2000
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